Serie A

#INTERNAPOLI 1-1

Tra i rimpianti e un sogno da inseguire. Tra le fatiche e la voglia di correre verso un traguardo voluto da tutti. Non c’è sosta, è il calcio, che ti insegna che dopo una partita ce n’è sempre un’altra, un’occasione per ripartire, per continuare a trascinare un popolo. Che, a sua volta, non si ferma: al fianco della squadra, tutti uniti, anche dopo i momenti difficili. Non arriva una vittoria, per la prima volta nel 2024 l’Inter in campionato non porta a casa il bottino pieno. Ma l’unità di intenti, la voglia, le energie spese fino all’ultimo secondo ci avvicinano di un altro piccolo passo alla linea dell’arrivo. 1-1, ed è un peccato, non c’è dubbio. Il Napoli che trova il pari al minuto 81 – dopo il vantaggio di Darmian – si vede recapitare un punto cercato ma a lungo nemmeno sfiorato. Poi un corner sfortunato, un colpo di testa ed ecco il pareggio, dentro a un finale un po’ confuso, che non ha permesso ai nerazzurri di chiudere il match in vantaggio, nonostante numeri offensivi nettamente migliori rispetto alla squadra di Calzona. Non è stata una partita dai ritmi folli, questo no di sicuro. Anzi. Per lunghi tratti il match ha vissuto su un equilibrio abbastanza evidente. Sì, l’avvio è stato spedito, ma senza aggressività esasperata. L’Inter però gioca bene, quando va in verticale apre voragini importanti nella difesa del Napoli. Dimarco prende spesso campo a sinistra, da dove nascono tutte le azioni più pericolose dell’Inter. Lautaro viene murato da Juan Jesus, poi al 13′ il Napoli si salva tre volte nel giro di pochi secondi. Palla di Thuram dalla sinistra, colpo di testa di Darmian respinto da Meret, che poi si esalta sulla girata di Lautaro e viene graziato dal destro di Barella. Solo Inter, questo va detto. Il Napoli non punge mai dalle parti di Sommer, nemmeno quando l’Inter rallenta. Il più attivo tra gli ospiti è Traoré, ma il portiere nerazzurro di fatto è inoperoso. Quello del Napoli, invece, capitola al 43′, in fondo a un’azione da manuale dell’Inter. Mkhitaryan attiva Bastoni – tra i migliori in campo – a sinistra: il cross rasoterra è perfetto, arretrato sul dischetto del rigore dove arriva in corsa Darmian. Il suo sinistro è vincente: stessa porta e stesso piede del gol all’Atalanta, per il vantaggio dell’Inter.

Anche nella ripresa più Inter che Napoli. Meret è bravissimo a negare il raddoppio a Lautaro. L’Inter non gira a mille, ma gestisce, non rischia. Concede al Napoli qualche sfuriata di Kvaratskhelia e Politano, ma senza soccombere. Anzi: Dimarco sfiora l’eurogol, poi l’inserimento di Frattesi dà nuova linfa al centrocampo nerazzurro che corre forte e costringe il Napoli a ripiegare. Il pareggio non è nell’aria, eppure arriva, beffardo come il corner da cui nasce. L’Inter gestisce non alla perfezione una costruzione dal basso: dal calcio d’angolo sbuca sul secondo palo Juan Jesus per l’1-1. Il minuto è l’81, l’Inter allora carica a testa bassa in un finale disordinato, pieno di ribaltamenti di fronte. Le sgasate di Buchanan, un paio di imbucate di Sanchez, gli inserimenti di Frattesi: i nerazzurri le provano tutte, ma non basta. Resta un pareggio importante e il saluto di tutto lo stadio alla squadra, che ha ringraziato tutti i tifosi per l’appoggio costante, per l’amore infinito, per un cammino da continuare, tutti insieme.