Serie A

#INTERCAGLIARI 2-2

Il rombo di San Siro, la voglia di un intero popolo, il caldo anomalo di una notte di aprile davvero imprevedibile. Inter-Cagliari è una partita senza spartito, guidata dalla voglia di avvicinarsi ancora di più all’obiettivo. Un moto generale, squadra e tifosi, giocatori e pubblico: un frastuono assordante che accompagna lo scorrere del cronometro, le giocate sul prato del Meazza. Tremano, gli spalti. Al gol di Thuram, a quello di Calhanoglu. Non c’è vittoria, però, in fondo a questa partita: il Cagliari è aggrappato alla voglia di rimanere in Serie A e come sempre resta in piedi. Pareggia una prima volta, lo fa una seconda. Nel finale sfiora anche il colpaccio, dentro un recupero pieno di ribaltamenti di fronte. 2-2: c’è anche questo, dentro al campionato che l’Inter sta conducendo. Sono sempre 14 i punti di vantaggio sulla seconda, il Milan. Lunedì 22 aprile il prossimo turno, appunto: il derby. Pavard e Lautaro squalificati, negli undici ci sono Bisseck e Sanchez. L’avvio è ruggente: la gente spinge, i giocatori avanzano. Barella scalda subito i guanti a Scuffet, Sanchez dà i primi segnali di imprendibilità. Il Cagliari vive sulle invenzioni di Luvumbo, pericoloso con un sinistro a giro. Ma è Sanchez l’uomo in più: perfetto il suo assist per Thuram, implacabile in area di prima a battere Scuffet per l’1-0. L’esultanza è una dedica a capitan Lautaro, in tribuna. L’Inter va avanti e prova a controllare tutto il gioco. Il clima al Meazza è fantastico: non c’è soluzione di continuità, tutti cantano, saltano. Bello, bellissimo. Ma si gioca, intanto. I nerazzurri combinano bene, trovano un super gol con Barella – annullato per fuorigioco -, strappano applausi. Ranieri corre ai ripari: cambio tattico alla mezz’ora per risistemare la squadra.

Come nel primo tempo, anche nella ripresa l’Inter parte a tutta, per provare a chiudere il match. Dimarco al volo trova la deviazione in corner di Scuffet, bravo in molte circostanze nel match. Al 19′ il pareggio: su un lungo lancio di Obert, Luvumbo trova la sponda per Shomurodov, che fulmina Sommer. 1-1 e tutto da rifare. San Siro non viene gelato, e infatti l’Inter riparte a tutta, sospinto da un grande Barella, dalle incursioni di Dimarco, da un ottimo Sanchez, sempre pericoloso. Al 27′ del secondo tempo un fallo di mano di Mina regala il penalty all’Inter: Calhanoglu, come sempre, è implacabile. 2-1 e statistiche aggiornate: 9/9 nel campionato 2023/24 dal dischetto, 16/16 con l’Inter. Non basta. I cambi rivoluzionano il finale di gara. Il Cagliari gioca le carte Lapadula e Viola che confezionano – complice una dubbia sponda – il 2-2 al minuto 83′. Incredibile, ma vero. D’altronde il Cagliari ha abituato a finali roventi. Così si apre una coda di match ancora più imprevedibile, con ribaltamenti di fronte e qualche rischio. Il Cagliari, in contropiede, va addirittura vicino al colpaccio, mentre l’Inter con grande cuore va tutta avanti, ma l’assalto questa volta non porta i tre punti.