Serie A

#BOLOGNAINTER 0-1

Nei 116 anni di storia nerazzurra ci sono un’infinità di partite, di gol, di vittorie, di città nelle quali i colori nerazzurri hanno lasciato un segno. L’ultima è Bologna, sotto una pioggia incessante, sul campo di una delle squadre più in forma della Serie A. La pioggia lava il sudore di una squadra che per l’ennesima volta non ha risparmiato una stilla di energia. Nessuna testa alla Champions League, 90 e passa minuti di una incredibile dedizione alla causa, per aggiungere un passo in più a questo percorso incredibile. Il 2024 è ancora terreno nerazzurro: solo vittorie. Un’altra, quella di Bologna, senza subire gol.

A deciderla un difensore, Bisseck, su assist di un altro difensore, Bastoni. C’è tutta l’Inter, in quel gol. Perché chi difende sa anche attaccare, e viceversa. E no, nessuno si è risparmiato: Carlos Augusto ha lasciato il campo a fine primo tempo, Arnautovic ha accusato un problema muscolare nel finale con l’Inter costretta in 10 negli ultimi minuti di un recupero bollente e complicato. I numeri sono impressionanti: 75 punti in 28 partite, 70 gol fatti, 13 subiti, 10 vittorie consecutive in Serie A, momentaneo +18 sulla seconda in classifica. Ci sono compleanni peggiori.

Sei cambi rispetto alla partita di lunedì col Genoa, il ritorno in campo di Acerbi e Calhanoglu, Thuram titolare. L’Inter ha un vestito nuovo per la sfida di Bologna, e anche a livello cromatico ripropone un completo visto solo a Torino: maglia bianca, pantaloncini blu. Non cambia la sostanza: in un match iper tattico, la squadra di Inzaghi è preparata alla perfezione. Palleggia il Bologna, fin dal portiere, e allora i nerazzurri vanno a prendere altissima la squadra di Thiago Motta. Si capisce subito che non ci saranno energie da risparmiare in vista di Madrid: servono concentrazione massima e tanta corsa. Non è solo attesa. L’Inter scalda la fascia sinistra con un Carlos Augusto che va solo a tutta velocità. Da lì sgorgano combinazioni belle e pericolose, che permettono alla squadra di essere imprevedibile. Le prime conclusioni pericolose di Sanchez e Darmian avvertono il Bologna. Ecco: non solo a sinistra. L’Inter è a tratti incontenibile anche a destra grazie all’apporto in fase di costruzione di Bisseck: titolare, il tedesco si sgancia con costanza, aiutando la squadra con proiezioni pericolose. Tutti meccanismi consolidati, che frutteranno il gol del vantaggio. La strada per lo 0-1 è però costellata di insidie e di occasioni. Barella al 21′, dopo una palla scippata da Thuram a Kristiansen, spara da due passi su Skorupski. Poi Carlos Augusto impegna il portiere avversario. La gara è su un filo sottile, che il Bologna prova a spezzare con la grande conclusione di Ferguson, disinnescata in tuffo da Sommer. Al 37′ la squadra di Inzaghi dà la dimostrazione più bella di come nel gioco d’attacco vengano coinvolti tutti, in maniera fondamentale. Carlos serve all’indietro Bastoni che, dalla sinistra, fa partire il suo solito arcobaleno velenoso, verso l’area. Sul secondo palo, con un inserimento perfetto, Bisseck vola letteralmente e di testa infila in rete. Un gol bellissimo, il secondo in campionato per il difensore, che festeggia con un omaggio alla leggenda NBA Carmelo Anthony.

Il Bologna accusa il colpo e rischia di sbandare sul finale del tempo, mentre nella ripresa la squadra di Motta ricomincia a tutta velocità. Il palleggio è veloce, la pressione costante. Sommer e l’Inter tirano un sospiro di sollievo sul destro incrociato di Posch che sibila vicino al palo. Di base, l’Inter prova a contenere ma si affaccia raramente in avanti. Dumfries in campo dal primo minuto del secondo tempo al posto di un acciaccato Carlos Augusto, poi entrano Asllani, Frattesi e Arnautovic. Servono le energie di tutti, perché la ripresa diventa un monologo rossoblù nel quale è difficile uscirne indenni.

La mobilità di Zirkzee, i tanti uomini che vanno all’assalto: il Bologna non si dà per vinto e va tutto in avanti. L’Inter si stringe, si appoggia su Sanchez e Arnautovic, soffre ma non sbanda. L’occasione più grande, attorno alla mezz’ora, è proprio per Zirkzee: Sommer è bravissimo a chiudere, per l’ennesima volta in stagione, la porta. Non si passa.

Non finisce mai, Bologna-Inter. Va avanti, tra uno strappo del Bologna e una chiusura di Acerbi e Bastoni. La fatica si sente, ma si sentono anche i tantissimi tifosi nerazzurri che come sempre hanno fatto sentire a casa tutta la squadra. E allora via, fino al 95′ e oltre, compresi gli ultimi istanti in 10 contro 11 per l’infortunio occorso ad Arnautovic.

Ma l’Inter non molla, l’Inter festeggia un’altra vittoria. Il modo più dolce per celebrare il 116° compleanno della storia nerazzurra.

Forza Inter, sempre!