17 Gennaio 2025

È un’Inter instancabile, infinita quella ci ha accompagnato fino all’ultimo atto di un Campionato indimenticabile, coronato dalla luce splendente della Seconda Stella. Le emozioni che l’hanno attraversato sono incredibili: ci sono gli applausi di milioni di interisti, la grinta di chi questo Scudetto l’ha rincorso e conquistato partita dopo partita, c’è lavoro, sacrificio, tecnica, preparazione, divertimento e bel gioco…e l’ultimo match non poteva essere da meno. Prima del fischio d’inizio sfilano i premi per i Campioni d’Italia e hanno i volti di Alessandro Bastoni, miglior difensore, di Calhanoglu, miglior centrocampista, di Lautaro Martinez, MVP assoluto di questo Campionato e di Simone Inzaghi, miglior allenatore – 250 punti conquistati in Serie A con l’Inter per il tecnico nerazzurro -. Ma i protagonisti sono tutti e al Bentegodi l’Inter lo dimostra ancora una volta, con la doppietta di Arnautovic, con la determinazione di Frattesi murato da un incredibile Perilli, con la prima in Serie A di Raffaele Di Gennaro che la maglia nerazzurra l’ha indossata per la prima volta all’età di nove anni, subentrato ad Audero, spinto in campo da tutta la panchina e autore di parate importanti sul finale.