Difficile, davvero difficile da digerire. Il pari dell’Inter sul campo della Sampdoria è una litania di rimpianti, perché la quantità di occasioni da gol create dalla squadra di Inzaghi è stata enorme. 25 conclusioni, 1.71 di expected goals, 16 tiri da dentro l’area di rigore. Chance a non finire: un inizio arrembante, un primo tempo giocato benissimo, poi un secondo tempo più confuso, pur con tanto gioco offensivo. E poi i tentativi finali: Acerbi prima, Lautaro sul gong. Tutti esempi di una serata storta, che ha dato ragione alla Samp di Stankovic: accorta, attenta, compatta. Lo 0-0 del Ferraris porta l’Inter a quota 44 in campionato, con il prossimo appuntamento in programma sabato, a San Siro, contro l’Udinese. 13 conclusioni, 19 tocchi nell’area avversaria, oltre il 62% di possesso palla. Il primo tempo dell’Inter viene fotografato dai numeri, talmente eclatanti da non credere allo 0 accanto alla parola gol. Sì, 0-0 dopo 45 minuti tutti all’assalto dei nerazzurri. Tanto gioco, tante soluzioni, tanti strappi e tantissime occasioni: il vero peccato dei primi 45 minuti è, appunto, il gol che non arriva. L’Inter ha gamba, testa, idee. Davanti Lukaku e Lautaro si cercano, Gosens e Darmian aiutano tanto con le incursioni sulle fasce, i tre centrocampisti nerazzurri creano occasioni a ogni azione. Dopo 4 minuti l’Inter ha già 3 tiri a referto: Lukaku subito impegna Audero, poi Mkhitaryan lo spaventa da fuori, infine Lautaro conclude centralmente. Inizia così la caccia ai tre punti e prosegue con la conclusione di Calhanoglu, i tentativi di Darmian, di Lautaro, le sgroppate di Mkhitaryan, il tiro di Skriniar. Tutti a caccia di un gol che non arriva e con un occhio alla Samp, capace in un paio di occasioni di mettere la testa fuori dal guscio, soprattutto con iniziative sulla destra: Zanoli con gli assist, Lammers e Gabbiadini in area, ispirati da Djuricic, impensieriscono Onana in un paio di circostanze, senza che il portiere nerazzurro debba però intervenire. La ripresa inizia con Dimarco per Gosens: il 32 è vivace, gioca più dentro il campo e ha due grandi occasioni da gol. La più importante al 60′, quando al volo da ottima posizione manda sul fondo un bel cross di Darmian. Un chiaro fotogramma della serata storta dei nerazzurri. Inzaghi cambia: mette Dzeko, Dumfries, Brozovic, nel finale inserisce anche Carboni. Mkhitaryan e Calhanoglu, senza sosta, si propongono in avanti. Il turco, in particolare, va due volte vicino al gol: in un’occasione Audero è bravissimo, nell’altra è fortunato a guardare il pallone che sibila accanto al palo. Dall’altra parte, come sempre, la Samp si fa vedere poco, anche se Gabbiadini mette i brividi a Onana con un inserimento pericoloso. L’Inter, sempre meno lucida, è generosa fino in fondo: Acerbi costringe Audero al miracolo al 92′. Poi, sulla sirena, Lautaro non trova il pallone praticamente nell’area piccola, con l’arbitro che sull’occasione sfumata mette la parola fine sul match.