Ci sono tanti modi per festeggiare un compleanno. Per i suoi trent’anni Romelu Lukaku decide di segnare due gol bellissimi, pesantissimi, vincenti. C’è la grande firma del centravanti belga sulla vittoria per 4-2 dell’Inter a San Siro contro il Sassuolo. Il quinto successo di fila in campionato è pesantissimo per il cammino nerazzurro e prepara nel migliore dei modi la vigilia del ritorno della semifinale di Champions League. Difficile, come sempre, la sfida con il Sassuolo. Ma la squadra di Inzaghi è cinica e feroce, soffre nei momenti più delicati, resiste e colpisce. Alla doppietta di Lukaku si affiancano il gol di Lautaro e l’autorete di Tressoldi, propiziato da una buona giocata di Bellanova. Tanti spunti nerazzurri: la maestria di Brozovic, le parate di Handanovic, la compattezza nel finale. Corre il Sassuolo, mangia il campo. Frattesi con le incursioni, Berardi che dal centrodestra rientra e inventa, Laurientè molto mobile. L’Inter conosce i punti di forza della squadra di Dionisi e nei primi minuti prova ad attutire la partenza a tutta dei neroverdi. La ripartenza fulminea di Correa, che spalanca la porta a Lukaku, poi stoppato da Tressoldi, è l’indicatore di come l’Inter può far male al Sassuolo: andare per vie centrali, dove la difesa neroverde si trova sempre a concedere il due contro due. Non è un match banale, come non lo è mai stato Inter-Sassuolo. E in un avvio davvero rock del Sassuolo arrivano due gol annullati. Il primo è proprio di Berardi, pescato da Laurienté: il VAR traccia le linee e scova l’off-side del numero 45 in area nerazzurra. Stesso copione dalla parte opposta: Dimarco parte in fuorigioco, serve Correa che segna di destro. Tutto cancellato, sempre 0-0. Soffre l’Inter: gli inserimenti di Frattesi e Henrique sono letali, e spesso trovati dalle giocate di Berardi. Succederà anche nel secondo tempo, quando il Sassuolo troverà proprio così, di testa, due gol. Nel primo tempo però l’Inter si salva e anzi, aumenta i giri sul finire di tempo. Prima un colpo di testa alto di Correa, poi una incursione di Mkhitaryan, infine Lukaku che scalda il sinistro. Handanovic è costretto alla grandissima parata su Frattesi, liberato in area. Si soffre, ma si segna. Lukaku al 41′ scardina letteralmente la porta con un bolide mancino sul quale Consigli non può nulla.
Il vantaggio dà all’Inter grande forza e la ripresa – che inizia con Lautaro al posto di Correa, out per un affaticamento – prende il via con un forcing sfrenato dei nerazzurri. Spinge fortissimo la squadra di Inzaghi, vuole chiudere i conti. Bellanova, dopo una bella iniziativa, trova un tiro-cross velenoso sul quale Tressoldi interviene incautamente: è autogol. La fortuna non aiuta il difensore del Sassuolo, che poco dopo mette la gamba su un sinistro potente di Lautaro: il pallone si impenna, batte Consigli. In un amen l’Inter è sul 3-0 e può controllare il match. Non è avversario che si risparmia, il Sassuolo. L’indole della squadra di Dionisi è quella di continuare a giocare: palla a terra, sovrapposizioni, inserimenti. Il 3-1 di Henrique, su cross di Berardi, è la fotocopia di un gol mancato nel primo tempo. La partita si complica, l’Inter rallenta ed è costretta a subire. Alla mezz’ora Frattesi e Pinamonti mettono i brividi a un San Siro caldissimo, poco dopo il gol proprio di Frattesi – perfetto nel colpo di testa su cross dalla sinistra – riapre ufficialmente il match. Con 15 minuti da giocare e un forcing sfrenato, il Sassuolo le prova tutte per pareggiare. L’Inter però trova compattezza e unità di intenti, si difende, respira con il palleggio di Brozovic, serra i ranghi. E su una ripartenza dettata da Marcelo, segna il gol della liberazione. L’imbucata per Romelu è al bacio, il sinistro di Big Rom da dentro l’area è letale. Il 4-2 chiude il match, regala i tre punti e il momentaneo secondo posto a quota 66 al pari della Juventus. E apre la nuova attesa per il derby di coppa.