16 Gennaio 2025

Riyadh, siamo ancora qui. Riyadh, hai visto che forza? Un’Inter semplicemente perfetta disegna un match da urlo: travolgente, da manuale. 3-0 alla Lazio, un 3-0 che poteva essere un risultato ben diverso: più ampio, più rotondo. Tre gol, due traverse, 23 conclusioni, un’infinità di giocate da applausi, occasioni da gol clamorose, accelerazioni pazzesche. Il pubblico che ha riempito l’Alawwal Park si è entusiasmato. Ha visto una squadra dagli automatismi perfetti, dal calcio bello e redditizio. Si sono divertiti tutti, in questo stadio bello che ha imparato a scaldarsi, trascinato dai tifosi nerazzurri venuti da Milano. Un’onda contagiosa, sfociato in una ola festosa, per salutare una prestazione che ha incantato. 3-0 e finale raggiunta: lunedì l’Inter si contenderà la Supercoppa Italiana con il Napoli, in questo stesso impianto, alla stessa ora. Non è aggressività, è consapevolezza. Non è smania, è controllo dei propri mezzi. Non è improvvisazione, è tecnica in velocità, è gioco di squadra, è dominio. Totale. L’Inter che scatta al verde di Riyadh è una macchina già lanciata, come quelle che corrono lungo le larghe strade della città. Sa evitare il traffico, però, la squadra di Inzaghi e va dritta verso la meta. E’ un continuo aggiornare il taccuino, in tribuna stampa: si fa fatica a stare dietro alla mole di gioco bellissimo, di occasioni da gol. Va in verticale, l’Inter, lo fa con classe e tecnica. E coinvolgendo più uomini possibili, con Thuram e Lautaro bravi a svariare, Mkhitaryan e Barella imprendibili tra le linee, Dimarco-Bastoni a sinistra e Darmian a destra sempre pronti a buttarsi senza palla, a crossare, a concludere. Che bella, l’Inter del primo tempo. Bellissima, da spellarsi le mani. Un monologo, aumentato dalla opposizione non certo tenera di una Lazio in balia, ma con la possibilità di reagire. Nei primi dieci minuti la Lazio è frastornata dall’incedere dei ragazzi di Inzaghi. Thuram sfiora due volte il gol, Bastoni e Dimarco vanno al tiro. Provedel è preoccupato e capitola dopo 17 minuti. L’azione palla a terra è da impazzire: Bastoni prende la linea di fondo, serve al centro Dimarco, incredibile nello smarcare di tacco Thuram. 1-0, da due passi, per il decimo gol stagionale di Marcus. Non c’è reazione, Sommer è inoperoso. La brezza che raffredda l’ambiente viene spazzata via dalla furia nerazzurra. Darmian va due volte vicino al gol, Calhanoglu sfiora il palo. Al 36′ una delle azioni più belle della stagione, iniziata da Sommer e conclusa da un destro al volo di Barella che si infrange sulla traversa, fa spellare le mani ai presenti. Robe da matti. Come è da matti il misero 1-0 dopo un primo tempo da K.O. tecnico.

Il bello della ripresa è il 2-0 che si materializza presto. Segna Calhanoglu dal dischetto. Destro imparabile, rasoterra perfetto per un penalty concesso grazie al VAR per un netto calcio di Pedro su Lautaro. Inter che allunga, imprendibile, inarrivabile per una Lazio senza forza né idee. Due minuti dopo il raddoppio la traversa rimbomba: destro violento di Lautaro, che si infrange sul legno. Che Inter. Si rallenta, per fortuna, ma i cambi danno nuova linfa. L’Inter è anche sprecona, quando in un paio di occasioni non affonda. Il 3-0 però arriva: lo sigla Frattesi, a coronamento di un contropiede perfetto. Il coronamento perfetto di un match davvero da applausi. Siamo qui, Riyadh: appuntamento a lunedì.