C’è sempre, l’Inter. Con fame, attenzione, voglia di proseguire il percorso in una coppa vinta lo scorso anno e che è un obiettivo anche per questo. Semifinale, ancora una volta. Conquistata grazie a una bellissima prova a San Siro, una prestazione convincente, sicura, in 90′ in cui l’Atalanta mai è riuscita a dar fastidio a Onana. 1-0, la firma è quella di Matteo Darmian. C’è sempre, Matteo: difende, aiuta, colpisce. Un gol di sinistro, bellissimo, da centravanti. Un gol pesante, sotto ai tifosi nerazzurri, in 50mila in una notte fredda ma limpida, bella, nerazzurra. Sarà semifinale: contro Lazio o Juventus. Lukaku con Lautaro in avanti, De Vrij con Acerbi e Darmian in difesa, Dumfries e Gosens sulle fasce. A cinque giorni dal derby non si pensa al campionato, ma al prossimo traguardo. L’avvio è convincente, il predominio netto. Musso non è chiamato in causa, ma la mole di gioco della squadra di Inzaghi è tanta, con Barella su di giri, Lautaro bravo in ogni frangente, Gosens molto coinvolto. Lukaku gioca molto di sponda, la squadra è sempre protesa in avanti. Arrivano conclusioni non pericolose, fino al clamoroso palo di Calhanoglu al 41′, con un sinistro a incrociare davvero da campione. L’Atalanta va a sprazzi: una buona incursione bloccata da Gosens e un colpo di testa di Zapata sono il magro bottino della squadra di Gasperini. Lookman e Hojlund sono le carte bergamasche per la ripresa, ma è l’Inter, quadrata e decisa, a sfondare. Gioca di fino la squadra di Inzaghi, gioca palla a terra e costruisce l’azione del gol col tocco di Calhanoglu per Lautaro, la sponda per l’inserimento di Darmian che, da centravanti vero, si sistema il pallone e lo infila, di sinistro dal limite, rasoterra sul palo più lontano. Quella porta, quel diagonale: come contro l’Hellas nell’anno dello Scudetto, Darmian raccoglie l’abbraccio liberatorio di tutta la squadra. Inter arrembante, Mkhitaryan sfiora il raddoppio. Il tifo è caldo, la squadra reattiva. Boga prova a spaventare Onana, Hojlund e Lookman accelerano ma non trovano il colpo vincente. Le energie dei nuovi entrati garantiscono all’Inter la forza di lottare fino al 96′ quando sull’ultimo calcio d’angolo dell’Atalanta si spengono le velleità ospiti. C’è l’Inter, solo l’Inter, e va in semifinale.