18 Marzo 2025

Una notte storta, come non capitava da tempo, da tanto tempo. Una notte che racchiude tutte le fatiche di un cammino ricchissimo di impegni, uno dopo l’altro, di insidie. E l’Inter cade, cade in maniera pesante e inaspettata, soprattutto per le proporzioni della sconfitta: 3-0 per la Fiorentina al Franchi. Si ripartiva dal 17′ del primo tempo, dopo l’interruzione e la sospensione della sfida dell’1 dicembre. E una volta che Doveri ha ridato il via alla sfida, l’Inter ha provato a lavorare, ad attaccare, a mettere alle corde una Fiorentina cortissima di uomini, praticamente senza riserve. La squadra di Palladino ha però passato indenne il quarto d’ora di spinta nerazzurra, che ha prodotto un tiro di Lautaro e un gol annullato a Carlos per fuorigioco. Poi la Viola ha iniziato a mettere fuori la testa, trovando azioni pericolosissime. E la ripresa ha certificato questa tendenza: prima il gol di Ranieri su corner, poi il raddoppio di Kean. Uno-due micidiale, tra il 60′ e il 68′, che ha tagliato le gambe all’Inter, incapace di trovare le forze per una reazione. Il gol nel finale di Kean ha certificato il pesante passivo, alla vigilia di un’altra sfida tra nerazzurri e viola, lunedì a San Siro. Il messaggio del Franchi per Edoardo Bove, che aveva vissuto la sua notte più difficile l’1 dicembre, e poi il via al match: da rimessa laterale, dove si era tutto fermato quella ormai lontana notte, dallo 0-0, dal gol annullato a Lautaro. Via, per altri minuti da prendere con il vento freddo di Firenze in faccia. Lautaro su di giri, Bastoni che entra dentro il campo come un centrocampista aggiunto e prima va alla conclusione, poi manda in gol Carlos Augusto. Inutile: il gol di Carlos viene annullato per fuorigioco e così, dopo un quarto d’ora si è al 30′ del primo tempo, 0-0 e una Fiorentina fiera, ordinatissima, inizia a uscire dal guscio. La squadra di Palladino, complice il regolamento e le defezioni, ha poche soluzioni: gioca con un 4-2-3-1 che in realtà in fase difensiva è un 5-4-1, riempie tutti gli spazi e poi si appoggia a Kean, affidandosi anche alle sparate sulla destra di Dodo. Così, sfocia il calcio viola. Prima Kean trova l’incredibile risposta di Sommer su un colpo di testa ravvicinato, poi Dodo spara fuori dopo una volata solitaria. Segnali: l’Inter non è veloce nella costruzione, fatica ad assorbire le ripartenze, va a sbattere sulle linee viola.

Così è complicato costruire occasioni, così si fa fatica. Non ci sono le distanze giuste, così la viola capisce che può colpire. E da un corner, ecco il vantaggio dei padroni di casa, con Ranieri che al volo imbuca da centro area. Un gol bello e pesante, che mette fretta all’Inter: bisogna reagire. E’ più orgoglio che testa, non sembrano emergere abbastanza forze per andare a caccia del gol. Ed ecco, inesorabile, il raddoppio di Kean, con un colpo di testa in area su cross dalla destra di Dodo. Di fatto, quando la Fiorentina si distende, l’Inter incassa. Inter sotto di due gol e in difficoltà, come non accadeva da tempo. Nemmeno i cambi riescono a invertire la rotta di una partita ormai naufragata. I tentativi di Barella e Dimarco, lo strappo di Lautaro, la mancata deviazione di Arnautovic. Tutte azioni estemporanee, che non spaventano De Gea. Così, nella confusione di un match storto, l’Inter sbaglia ancora e permette a Kean di timbrare il 3-0 in chiusura di gara. Seconda sconfitta stagionale in campionato, dopo 17 risultati utili consecutivi. Ora la classifica rivede l’Inter con le stesse partite del Napoli: la squadra partenopea è al comando con 54 punti, l’Inter è seconda con 51.